BELTANE – 1° maggio
↳ una delle otto festività sulla Ruota dell’Anno celtica;
↳ una delle quattro feste del fuoco sulla Ruota dell’Anno celtica, fuoco che è sempre elemento di purificazione, fuoco che a Beltane è anche simbolo di creatività, amore e sessualità;
↳ da Bel “il luminoso” e tine “fuoco”, Beltane è il tempo del fuoco luminoso – in gaelico irlandese è detto Bealtaine e indica l’intero mese di maggio;
↳ celebrazione delle nozze sacre della Dea Fanciulla (a volte Madre Terra) con il Grande Dio dei boschi, dell’Unione Divina di Femminile e Maschile, che è sorgente di nuova Vita;
↳ festa opposta a Samhain (capodanno celtico), anche Beltane è una porta nell’anno, un momento di passaggio durante il quale il velo tra i mondi si assottiglia e diventano più semplici i contatti con l’Altro Mondo.
A inizio maggio, la Natura, già risvegliata, è in fermento.
È il momento dell’accoppiamento per molti animali, le piante prosperano e anche gli esseri umani sono partecipi dell’euforia, più o meno consapevolmente.
L’arrivo di Beltane segna la fine della metà oscura dell’anno e l’inizio della metà luminosa (l’estate) grazie alla vittoria del Re Quercia sul Re Agrifoglio.
E la quercia è il legno più utilizzato a Beltane:
– usato per l’accensione dei fuochi sacri sulle colline, per celebrare il ritorno della vita e della fertilità nel mondo,
– ma anche per la creazione del rituale palo di maggio, un palo piantato nella terra, intorno al quale uomini e donne danzano con nastri colorati disegnando una spirale (che è simbolo del cosmo, del tempo e della vita) – il palo di maggio è elemento di connessione tra i tre regni cosmici (quello celeste, quello terreno e gli inferi) ma anche esplicitamente simbolo fallico, per ricordare il potere fecondante del Dio immerso nella fecondità del grembo della Dea.
Le celebrazioni di Beltane avvenivano (e avvengono) nei boschi o nelle campagne, a stretto contatto con gli alberi e con tutta la vegetazione, che in quest’occasione viene celebrata nel suo massimo splendore. Come già accennato la quercia era una pianta sacra a Beltane e rappresentava il Dio; dall’altro lato, a rappresentare la Dea c’era il sacro biancospino, pianta legata al Mondo Invisibile e alle fate in particolare, ma anche, si dice, dal profumo che ricorda quello della sessualità femminile.
Durante le celebrazioni era usanza passare in mezzo a due fuochi per essere purificati, banchettare e danzare sfrenatamente, e concludere i festeggiamenti passando la notte a fare l’amore nei boschi (con la benedizione della Dea e del Dio, a ricordo delle nozze sacre).
R I T U A L E
Ricorda: per i Celti il giorno iniziava con il tramonto del giorno precedente, quindi la sera del 30 aprile puoi dare il via alle danze.
Ti propongo un semplice rituale per celebrare Beltane, per accedere alle energie della purificazione, della creatività e della sensualità.
Ti serviranno:
– due candele bianche
– uno spazio tranquillo dove puoi muoverti (magari nella natura)
– musica (optional)
- Accendi le due candele e mettile a 1,5-2 m l’una dall’altra (se sei all’aperto, presta molta attenzione: evita di accenderle se c’è vento, se ci sono erba secca o foglie secche, se non sei abituata ad accendere fuochi all’aperto); se sei in un luogo chiuso accendi la musica, se sei nella natura puoi scegliere se accenderla o ascoltare la melodia dello spazio in cui ti trovi;
- Mettiti in piedi in mezzo alle due candele, trova una posizione comoda nella quale puoi rilassarti, e chiudi gli occhi
– osserva il respiro che entra ed esce attraverso le narici, osservalo mentre fluisce spontaneamente, naturalmente: non modificarlo, semplicemente osservalo per qualche momento
– fai uno scan di tutto il corpo, partendo dalla sommità della testa fino ad arrivare ai piedi, per prendere consapevolezza del tuo stato attuale: osserva ogni parte del corpo per vedere se c’è tensione o fluidità, pesantezza o leggerezza, se emergono emozioni o pensieri; non giudicare ciò che emerge, osserva e basta
– torna al respiro: naturalmente inspira dal naso ed espira dalla bocca – la mandibola è rilassata, il respiro esce come in un sospiro, l’attenzione va alla zona dell’osso sacro – continua fino a quando non percepisci di essere rilassata e presente;
- Mantieni l’attenzione sull’osso sacro e l’area pelvica, e connettiti con la musica o con la melodia della natura
– lascia che il corpo, lentamente, inizi a muoversi, piccoli movimenti di risveglio, spontanei, morbidi (scegli se tenere gli occhi chiusi o aperti)
– il movimento si espande e arriva a coinvolgere tutto il corpo: sei connessa alla melodia e al piacere che provi muovendoti, ogni movimento è fonte di piacere, istante dopo istante sei sempre più presente e connessa alla carne di cui sei fattaSei terra morbida che profuma di sottobosco,
sei acqua di torrente fresca, fluida e impetuosa,
sei fuoco di passione e trasformazione,
sei l’aria che è in ogni respiro e in ogni sospiro di piacere,
sei l’energia che è in tutto e che è potere ed espansione.Sei Madre Terra che Danza.
Quindi danza, danza, danza.
- Quando ti senti pronta, lentamente riporta il corpo alla posizione di partenza, fermo al centro tra le candele, lascia che il respiro torni a un ritmo naturale e sdraiati: fai un nuovo scan del corpo,
e poi connettiti con la Terra sotto di te: osserva i punti di contatto tra il corpo e la Terra e lascia che, respiro dopo respiro, la Terra ti accolga e ti nutra – rimani nel Suo abbraccio per tutto il tempo che vuoi.
Felice Beltane
Lá Bealtaine Shona Dhuit
Eleonora