#2 della serie sui S E N S I

olfatto

OLFATTO – dal latino olfactus -us (der. di ol(e)facĕre «odorare, fiutare», comp. del tema di olere «aver odore» e facĕre «fare»)

↳ In fisiologia, la funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, presente in quasi tutti gli animali, soprattutto accentuata nei vertebrati, nei quali è generalmente localizzata nella cavità nasale [fonte: x]

 

Insieme al tatto, l’olfatto è il più antico dei nostri sensi e il primo a raggiungere il pieno sviluppo nel feto.
Se oggi l’umanità è ancora su questa Terra, dobbiamo di certo ringraziare questo senso e il suo immenso potere: ha permesso infatti ai nostri antenati di sopravvivere in un ambiente che poteva essere molto ostile a volte.
È grazie all’olfatto che gli essere umani, molti molti anni fa, potevano accorgersi della presenza di predatori o dell’arrivo di un temporale, e mettersi al riparo; è grazie all’olfatto che erano in grado di riconoscere se un frutto, una bacca o una radice fossero commestibili o velenosi; è grazie all’olfatto che potevano riconoscere la presenza di prede da cacciare; è sempre grazie all’olfatto che sceglievano il partner con cui riprodursi (tramite l’olfatto captavano – e captiamo tuttora – informazioni sulla (in)disponibilità sessuale, sulla fertilità e sullo stato di salute).

Se oggi siamo ancora qui, quindi, dobbiamo molto a questo senso e, nonostante ciò, è forse il senso più trascurato, meno conosciuto e meno apprezzato.
Da quando l’essere umano ha iniziato a camminare in posizione eretta, parallelamente allo sviluppo della neocorteccia (la parte più recente del nostro cervello), l’utilizzo dell’olfatto si è lentamente ridotto. Ciò è dovuto in parte al fatto che la posizione eretta ha allontanato il nostro naso (strumento dell’olfatto) dalla terra ed è vicino al terreno che si trova la gran parte degli odori, le cui molecole sono spesso più pesanti dell’aria e tendono a scendere verso il basso; in parte, però, la posizione eretta, consentendoci una visuale più ampia, ci ha anche condotto a uno stile di vita nel quale la vista è il senso predominante, riducendo di fatto la sensibilità di tutti gli altri sensi.

Anche se lo trascuriamo e non lo apprezziamo, l’olfatto continua a scolgere il suo ruolo che è per noi di fondamentale importanza. Gli odori influenzano il nostro comportamento e di solito nemmeno ce ne accorgiamo: non solo i dati olfattivi raccolti nel corso della storia umana ci consentono ancora oggi la sopravvivenza, ma anche i profumi e gli aromi che abbiamo sentito da bambini o a cui, anche in età adulta, abbiamo incosciamente associato un’emozione ci guidano nella vita quotidiana.
Gli stimoli olfattivi hanno il grande potere di condizionarci ampiamente in maniera quasi immediata, più rapidamente di qualsiasi altro stimolo sensoriale, risvegliando memorie e suscitando emozioni.

 

olfatto

 

Come è possibile?

Benché abbiamo ancora molto da scoprire, sappiamo che il sistema che elabora le sensazioni olfattive si trova nel cervello limbico (una parte del cervello più antica della neocorteccia), a stretto contatto con l’ippocampo, preposto alla gestione della memoria cognitiva a lungo termine, e con l’amigdala, che tra le altre cose governa le emozionie l’eccitazione sessuale e ha anche una sua memoria.

Gli odori entrano nelle narici e raggiungono l’epitelio olfattivo, dove si trovano i neuroni olfattivi. Ogni neurone olfattivo ha delle ciglia esposte all’esterno e ricoperte da uno strato di muco che serve a sciogliere le molecole degli odori, in modo che possano raggiungere il cervello, attraverso il nervo olfattivo. Una volta raggiunto il cervello, lo stimolo olfattivo viene interpretato e registrato.
L’insieme di questi stimoli costituisce la memoria olfattiva: quando un odore è elaborato e inserito in questa banca dati, è difficilmente modificabile e ci condiziona quotidianamente.

 

Siamo in grado di riconoscere circa 10.000 odori diversi (alcuni studi si spingono ad affermare che ne possiamo percepire migliaia di miliardi) e questo ci permette di vivere una vita ricca e piena: senza l’olfatto non potremmo riconoscere i sapori dei cibi che mangiamo, la vita sarebbe più triste, non trovi? Ma di questo ti parlerò meglio nell’articolo sul gusto.

Può capitare di perdere completamente o in parte l’olfatto e, se anche non lo si perde, la maggior parte degli essere umani oggi ha una ridotta sensibilità olfattiva dovuta all’inutilizzo.
Ma l’olfatto è il senso dell’identità e dell’empatia: dell’identità, perché ogni essere umano ha un odore unico e questo ci permette di riconoscere noi stessi e di riconoscerci gli uni gli altri; dell’empatia, perché ogni emozione ha un odore particolare (dovuto a ormoni e altre sostanze prodotte dall’organismo) ed essere in grado di riconoscerlo ci consente di comprendere meglio gli altri e di avere con loro una migliore comunicazione.

 

Vale la pena di tornare a utilizzarlo pienamente, di educarlo e di recuperare così una parte sopita della nostra sensibilità e della nostra intelligenza.

 

olfatto

Alla ricerca delle capacità sopite: risvegliamo la sensibilità olfattiva

Ogni volta che respiriamo annusiamo gli odori presenti nell’aria, è un meccanismo al quale non possiamo sfuggire, nemmeno mentre dormiamo.
Perché non usarlo a nostro vantaggio?

 

L’esercizio che ti propongo è semplice, ma potente.

Da adesso e per i prossimi 15 minuti, ricordati dell’olfatto.
Fermati e…

↠ inspira, prendi consapevolezza del fatto che stai inspirando
↠ espira, sii consapevole che stai espirando

↠ inspira, percepisci degli odori?
↠ espira, lascia che la memoria olfattiva si risvegli

↠ inspira, gli odori che percepisci sono forti o deboli?
↠ espira, quali sensazioni suscitano nel tuo corpo?

↠ inspira, senti gli odori in maniera più distinta ora?
↠ espira, quali emozioni provi in questo momento?

↠ inspira, riesci a riconoscere gli odori? (Non importa se non ci riesci)
↠ espira, la tua attenzione è richiamata da immagini e/o pensieri?

(Rimani su ogni passaggio per tutti i respiri che vuoi o di cui necessiti)

Spostati in un altro ambiente, o esci all’aperto se puoi, e ripeti tutti i passaggi.
Poi scegli una pianta o un cibo dall’odore chiaramente percepibile e di nuovo ripeti tutti i passaggi.

Continua per almeno 15 minuti.

 

Da ora in avanti, ricordati dell’olfatto, ricordatene spesso.
Più lo farai, più la vita diventerà colorata.
E più ti ri-conoscerai.

 

Lasciamoci inebriare dal Mondo.

 

 

{Ti aspetto ad aprile per l’articolo #3: conosceremo il gusto}

 

Eleonora
 The Earth and Soul Wanderer 


Foto in alto: Eleonora Cosner
Foto al centro e in basso: Tania Ferri