OSTARA – 20-21 marzo
↳ una delle otto festività sulla Ruota dell’Anno celtica;
↳ è la celebrazione celtica dell’Equinozio di Primavera: per questo, una simile festività può essere trovata in molte altre culture, benché con nomi differenti;
↳ nella Grecia Antica, ad esempio, in questo periodo si celebravano i Misteri Eleusini: Persefone tornava dal regno dei morti, dove aveva vissuto come sposa di Ade e Regina degli Inferi per un terzo dell’anno (la parte più buia), e tornava per ricongiungersi con sua madre Demetra, che in tale occasione di festa tornava a donare fertilità e fecondità alla terra;
↳ il nome della festività deriva da quello di Ostara o Eostre, dea della Primavera e della fertilità, spesso associata a Ishtar, Afrodite e Venere;
↳ dal nome della dea derivano anche il punto cardinale Est, al quale l’Equinozio di Primavera è consacrato, e il termine Easter, che in inglese significa Pasqua; la Pasqua cristiana, infatti, benché ispirata anche alla Pasqua ebraica, prende elementi da tradizioni più antiche che seguono i cicli naturali: è esempio di questo l’uovo, che è sempre stato simbolo di vita, creazione e rinascita, il principio da cui nascono tutte le cose, sacro per i popoli antichi, benedetto per i cristiani.
L’Equinozio di Primavera (che cade il 20 marzo nel 2018) è un portale di transizione: dall’inverno alla primavera, da un anno astrologico che si chiude a uno nuovo che si apre.
È tempo di risveglio e rinascita, tempo di equilibrio degli opposti, di dualità che si fanno Uno;
è tempo di connessione e contatto con la Natura, tempo di riscoperta della nostra natura dopo il raccoglimento invernale.
In questo momento di passaggio, vogliamo innanzitutto lasciar andare ciò che non è più utile alla nostra evoluzione (le famose “pulizie di primavera”, che sono tanto esteriori quanto interiori) per creare spazio per il Nuovo.
È dopo aver liberato spazio che possiamo seminare le nuove intenzioni di cui ci prenderemo cura nei mesi a venire, dando loro il giusto nutrimento e trattandole con amore.
È giunto ora il tempo di lasciare la tana per correre di nuovo nei prati,
per riconoscere gli odori che ogni nuova Primavera porta con sé,
per percepire l’energia che si risveglia, nella Terra come in noi,
per onorare e ringraziare gli Elementi, la Terra e il Cielo,
per onorare e celebrare la Vita.
Ti invito a fare proprio questo, a lasciare la tana per compiere questo piccolo
R I T U A L E
Avrai bisogno di:
– cibo per concludere il rituale
- Esci di casa e trova uno spazio naturale – per i nostri scopi va bene anche un piccolo parco in città, se non hai la possibilità di immergerti completamente nella Natura, ma prova a scegliere un luogo o un momento della giornata in cui ci siano poche persone per non essere distratt* dal vociferare (non ti preoccupare se ci sono altre persone, ai loro occhi sembrerà semplicemente che tu stia meditando per l’intera durata del rituale);
- Siediti in una posizione comoda e, se il clima lo permette, togli scarpe e calze così da avere i piedi, le tue radici, a contatto diretto con la Terra.
La schiena è lunga, le spalle rilassate. Appoggia le mani sulle ginocchia o sulle cosce, e chiudi gli occhi;
- Porta l’attenzione al respiro, lascia che fluisca liberamente, spontaneamente, attraverso le narici. Mentre osservi il respiro, è probabile che la tua attenzione venga distratta da pensieri, suoni o sensazioni: immagina che la tua mente sia il cielo e lascia che ogni elemento di disturbo scorra via come nuvole nel cielo; poi torna al respiro (continua per almeno 5 minuti);
- Lascia che le labbra si schiudano: inspira attraverso le narici, espira in un sospiro attraverso la bocca; ogni volta che espiri lascia andare tensioni, preoccupazioni, pensieri, e tutto ciò che non serve più la tua evoluzione. Così crei spazio (continua per tutto il tempo di cui hai bisogno);
- Ora sposta l’attenzione al corpo e in particolare ai punti di contatto tra il corpo e la Terra: com’è la terra su cui poggi? Morbida o dura? Asciutta o bagnata? Quali sensazioni percepisci nelle parti del corpo a contatto con la Terra?
Espandi l’attenzione a tutto il corpo: com’è l’aria che sfiora la pelle? Fredda o calda? Gentile o irruenta? Come ti fa sentire essere accarezzat* dal Vento? E il Sole riesce a toccarti con i suoi raggi? Cosa percepisci quando ti bacia?
- Porta l’attenzione alle narici: riesci a percepire l’odore della terra su cui sei sedut*? Quali altri odori arrivano al tuo naso? Sono forti o delicati? Li riconosci?
- Ora goditi il concerto della Natura a primavera, portando l’attenzione alle orecchie: semplicemente lascia che i suoni ti riempiano; come ti fa sentire rimanere in ascolto della musica della Terra? Riesci a riconoscere quanti uccelli diversi stanno cantando tutto intorno a te?
- Riapri gli occhi, fallo lentamente: un’immensità di stimoli inonderà il senso della vista; forse potrai cogliere dettagli a cui prima non avevi fatto caso, forse la realtà ti sembrerà in alta definizione e più tridimensionale del solito. Non farti domande, semplicemente osserva ogni cosa intorno a te: a nord e a sud, a est e a ovest, in alto e in basso. Raccogli bellezza con gli occhi;
- Quando sei pront* per chiudere questo piccolo rituale, porta le mani davanti al cuore in posizione di preghiera e ringrazia la Terra per lo spettacolo che ti ha offerto. Poi, dolcemente torna a muovere il corpo, sgranchisci le gambe, stirati, allungati… fai tutto quello che ti serve per risvegliarlo. Concludi mangiando il cibo che hai portato con te, lasciando qualche briciola o pezzettino alla Terra come offerta.
Da oggi la Luce torna a vincere sulle Tenebre.
Felice Ostara
Felice Equinozio di Primavera
Eleonora
↟ The Earth and Soul Wanderer ↟
Vieni a celebrare l’Equinozio di Primavera con me? Ti aspetto domenica 25 marzo – qui trovi tutti i dettagli 🌿
Grazie :)
A te, un abbraccio :)