Che tu ne sia consapevole o meno, la Primavera, quando arriva, ti trasforma.
Primavera è cambiamento, evoluzione, rinascita.

Il cambiamento non sempre arriva senza lasciare ferite.
Spesso fa male, a volte fa così male che sembra che il cuore non possa reggere un tale dolore.
Si stringe, si spezza, si ferma.
Forse ti è capitato di chiederti se tutto questo abbia senso.
Io me lo sono chiesta, spesso senza avere risposta.

Con il cambiamento si crea un vuoto dentro e sta a noi scegliere cosa fare: riempire quel vuoto con qualsiasi cosa ci passi vicino pur di non sentire il dolore, o osservare, rimanere nell’apertura, vivere quel vuoto che altro non è che spazio?

Io ho deciso di scegliere la seconda possibilità, giorno dopo giorno.
Perché ho vissuto per molto tempo a cuore chiuso, sembrava che quel modo di vivere mi proteggesse dal dolore. Poi ho scoperto che lo teneva solo in sordina: il dolore era sempre lì, soltanto che non lo percepivo, non ne ero consapevole. Ma non appena la pietra che racchiudeva il mio cuore si incrinava, tutto il dolore soffocato fino ad allora veniva fuori come un torrente in piena.
E nel frattempo la vita era passata in sordina, senza intensità, tanto nel male quanto nel bene.

Per me non è facile vivere a cuore aperto, quel cuore fragile e sensibile mi implora di non sentire tutto così intensamente, mi prega di dargli riposo, prova con ogni mezzo a convincermi che è meglio chiudere.
L’apertura è uno sforzo costante.
Ma ne vale la pena.

Rimango nel dolore, ci rimarrò fino a quando la mia anima avrà bisogno di conoscere, comprendere, esperire.
Ma il cuore non lo chiudo, no, perché non lo chiuderei solo al dolore.
Lo chiuderei alla Vita.

E tu, cosa scegli?

Eleonora,
• The Earth and Soul Wanderer •