Carissime,
come avevo anticipato, ho fatto una rivalutazione dei prezzi.
L’ho fatta perché i prezzi avuti finora li avevo sempre stabiliti al ribasso rispetto al valore dei miei servizi e all’impegno energetico che mi richiedono creazione, mantenimento, attività, presenza, space-holding, accoglienza e tutte le altre cose che ruotano intorno, in misura diversa, a tutti i servizi che offro.
L’aver stabilito finora i prezzi al ribasso è avvenuto per due motivi principali:
- La mia difficoltà a riconoscere il valore di ciò che creo e offro (e di conseguenza il mio valore) che si è unita, come accade, al mio attaccamento alla visione di scarsità con la quale sono cresciuta.
- La volontà di mantenere i miei servizi quanto più accessibili a tutte: perché trovo che certe conoscenze debbano poter essere condivise quanto più possibile, senza sbarramenti dovuti alle risorse economiche.
Questi due motivi, però, mi hanno portata a sacrificarmi in maniera costante.
Perché, proprio per l’impegno energetico che mi richiedono i servizi che offro, non posso, ad esempio, seguire più di un numero esiguo di donne nei percorsi individuali, né posso accogliere più di un numero contenuto di donne nei percorsi di gruppo – se lo facessi, il carico energetico sarebbe per me eccessivo.
Questo ha significato che, mantenendo i costi piuttosto contenuti, io abbia finito sempre per rincorrere la sopravvivenza (perché, vi ricordo, dal prezzo che pagate vanno tolte almeno le tasse, che non sono una cifra irrisoria, e magari vanno considerate le spese basilari che si hanno, le formazioni che si seguono per poter offrire sempre il meglio, i costi del lavoro, le spese mediche, qualche risparmio, e varie ed eventuali – e alla fine, spesso, non rimane altro e a volte non basta nemmeno per le necessità di base).
È stato un sacrificio costante che mi ha condotta ricorrentemente a crisi di salute fisica e mentale e quindi a dover ridurre ulteriormente il carico di lavoro – un circolo vizioso che non mi dà sostegno e che mi impedisce di essere pienamente al servizio del mondo.
Sono una persona altamente sensibile, ho imparato che ho bisogno di prendermi cura di me, di ridurre gli stimoli, di lentezza e riposo più di altre persone e che più rapidamente che per altre la mia salute risente, quasi nell’immediato, di ciò che accade, non solo nella mia vita personale, ma anche in quella collettiva.
Così ho scelto di rivalutare i prezzi. E li ho aumentati quasi tutti, benché non di molto.
L’ho fatto con la consapevolezza che non tutte hanno avuto fin da bambine le difficoltà economiche che io ho conosciuto come la normalità (e che mi portano a guardare il mondo con una lente specifica) e che queste persone, se lo scelgono, hanno la possibilità di investire un po’ di più nel proprio benessere, nella propria evoluzione, nel proprio cammino.
L’ho fatto con la consapevolezza che, scegliendo prezzi un po’ più alti, ho di nuovo la possibilità di andare incontro a chi davvero ha qualche difficoltà economica, offrendo una riduzione sul costo pieno (cosa che non ero più riuscita a permettermi).
L’ho fatto con la consapevolezza che, comunque, offro continuamente riflessioni, spunti, conoscenze e pratiche gratuitamente, tra newsletter, blog e social, che consentono accesso a ciò che porto nel mondo anche a chi non può/sceglie di non investire nei miei servizi – e anche per poter continuare a offrire gratuitamente devo trovare fonti per riempire la mia coppa.
Perché alla fine tutto questo è sì la mia passione, sì la mia Chiamata, ma è anche il mio lavoro e, benché, ormai lo saprete, questo sistema socio-economico-culturale non mi piaccia, non mi appartenga e mi impegni quotidianamente per co-crearne uno diverso, nuovo e antico al contempo, finché il sistema attuale rimane in piedi e io vivo al suo interno, ho bisogno di potermi garantire la sopravvivenza (survival) e, sarebbe anche l’ora, finalmente un po’ di prosperità (thrival).
Confido nella vostra comprensione e accoglienza.
Con affetto,
