#1 della serie sui S E N S I

tatto

TATTO – dal latino tactus -us (der. di tangĕre «toccare», part. pass. tactus)

↳ In fisiologia, senso specifico che permette il riconoscimento di alcuni caratteri fisici (durezza, forma) degli oggetti che vengono in contatto con la superficie dell’organismo; qui sono distribuiti sensori specifici (meccanorecettori) in grado di percepire le forze fisiche, quali torsione, stiramento o pressione, e di informare il sistema nervoso trasmettendole sotto forma di impulsi.

 

Questa la definizione di tatto secondo la Treccani. Ma c’è molto di più.
Il tatto è il primo senso che si sviluppa nell’essere umano all’interno del grembo materno, è, tra i sensi, il più ancestrale e, ancor più degli altri, è fondamentale per il nostro stare e sopravvivere nel mondo (senza il tatto non potremmo nemmeno mangiare o camminare).

È controllato da una rete di terminazioni nervose e recettori tattili nota come sistema somatosensoriale; i recettori, distribuiti ad altissima densità su epidermide e derma (i due strati più esterni della pelle), si dividono in cinque categorie:
meccanorecettori: inviano al cervello informazioni su pressione, vibrazioni e consistenza
termorecettori: ci danno informazioni sulla temperatura degli oggetti che entrano in contatto con la pelle, e a loro volta si distinguono in recettori del freddo e recettori del caldo
nocicettori: recettori del dolore e degli stimoli che causano o potrebbero causare danni alla pelle o agli altri tessuti e organi
propriocettori: inviano stimoli sulla posizione delle diverse parti del corpo in relazione le une alle altre e in relazione all’ambiente circostante

L’organo per eccellenza deputato al tatto è la pelle,

che è anche l’organo più esteso del corpo umano. I recettori tattili non sono distribuiti uniformemente su tutto il corpo, sono presenti in densità più elevate nella cute del viso (in particolare su fronte e naso) e degli arti superiori (in particolare sulla punta delle dita delle mani); questo non significa che il resto del corpo sia privo di sensibilità.

 

Un ruolo fondamentale nel funzionamento del tatto è rivestito dal sistema nervoso e dal cervello in particolare: gli stimoli sensoriali non servirebbero se il cervello non traducesse gli impulsi elettrici in informazioni e poi non le interpretasse. Ed è proprio l’interpretazione di quegli stimoli a essere fondamentale per il nostro stare al mondo, tanto che a volte le percezioni non riflettono accuratamente lo stimolo sensoriale; il cervello costruisce le percezioni con l’obiettivo di selezionare le caratteristiche più utili nel mondo che ci circonda. [fonte]

 

tatto

Il tatto è anche uno straordinario mezzo di comunicazione

e ha un’importanza enorme nei rapporti umani; anche il più piccolo contatto fisico ha un impatto psicologico e relazionale molto forte: può significare vicinanza, calore e simpatia, così come può significare aggressività e inimicizia. Quando il contatto è gentile può diventare uno strumento di facilitazione nei rapporti umani.
Senza il tatto, poi, “l’amore sarebbe impossibile, perché è attraverso di esso che due esseri entrano in contatto, comunicano senza parole, si fondono”. [fonte]

 

Può capitare di perdere parte della nostra sensibilità tattile: la perdiamo nei piedi perché indossiamo sempre le scarpe (che riducono gli stimoli sensoriali del 70%), la perdiamo nelle parti del corpo che non tocchiamo mai, la perdiamo perché non siamo più abituati a toccare consistenze diverse (tanto siamo circondati da oggetti di plastica) o a sporcarci le mani con la terra.
Possiamo perderla anche in reazione a ferite emotive: la pelle si trasforma in corazza, diventa metaforicamente più spessa, e la sensibilità si riduce (proprio come succede fisicamente nei calli).

Ma la buona notizia è che la sensibilità tattile si può recuperare e sviluppare con l’utilizzo!

 

tatto

Come aumentare la sensibilità tattile (e amarti di più)

Ti propongo qui una pratica per connetterti al TATTO, sviluppare maggiore sensibilità e amarti un po’ di più.

{BONUS: Pratica all’aperto e senti che sensazioni ti danno il sole, il vento e la terra}

 

↠ Trova una posizione comoda.
↠ Inspira profondamente dal naso ed espira profondamente dalla bocca, per tre volte.
↠ Strofina i palmi delle mani fino a che non percepisci un po’ di calore; chiudi gli occhi e poggia le mani a forma di coppa sopra gli occhi, senza toccarli. Percepisci il calore che dalle mani passa agli occhi, e li rilassa. {Ripeti due volte}
↠ Tieni gli occhi chiusi e porta la punta delle dita al centro della fronte; con una leggera pressione fai scorrere le dita lungo la fronte fino alle tempie. Porta le dita di nuovo al centro, ma un po’ più su, all’attaccatura dei capelli; con una leggera pressione, fai scorrere le dita verso i lati della testa. {Ripeti lungo tutta la linea centrale del capo, fino ad arrivare alla base della nuca}
↠ Utilizzando un dito alla volta, accarezza le labbra e osserva se percepisci differenze tra un dito e l’altro. {Ripeti per ogni dito di entrambe le mani}
↠ Accarezza le braccia, i polsi, i palmi delle mani, con dolcezza e curiosità; poi massaggia le mani, percepisci le tensioni che si sciolgono.
↠ Accarezza il torace, sperimenta sia con i palmi che con la punta delle dita.
↠ Fa’ lo stesso con l’addome; poi massaggialo, “masticandolo” con le mani.
↠ Strofina le mani dall’alto verso il basso sulla schiena; inizia dove riesci e arriva dino ai glutei. Poi massaggia i glutei, “masticandoli” con le mani.
↠ Sulle gambe sperimenta: qui i recettori sono in minore quantità, osserva se ci sono zone che (quasi) non percepisci; soffermati su quelle zone per risvegliarle.
↠ Massaggia i piedi, soprattutto la pianta, ma non tralasciare il resto; lasciati guidare dall’istinto, se senti di voler soffermarti su alcuni punti in particolare, fallo.
↠ {OPTIONAL} Esplora i tuoi genitali, fallo con curiosità, senza uno scopo e senza aspettative: accarezza, usa minore o maggiore pressione, tocca anche le parti che spesso vengono tralasciate o sottovalutate, rimani nell’apertura. Potrebbe sorprenderti immensamente ciò che puoi scoprire e imparare di te.

↠ Concludi abbracciandoti.

Ripeti la pratica ogni volta che vuoi.

 

Ricordati di te, accogli la tua sensibilità, amati.

 

 

{Ti aspetto a marzo per l’articolo #2: conosceremo l’olfatto}

 

Eleonora
 The Earth and Soul Wanderer